La meditazione

Alcune parole sulla meditazione
Il termine meditazione, per chi non ne ha pratica, evoca sempre l’idea di un qualcosa di misterioso, se non strano, difficile da imparare e praticare. Un termine equivalente è presenza mentale, consapevolezza. Meditare è staccare la spina dal fuori e ritrovare un’area di benessere all’interno di noi; è calmare, rallentare il pensiero, e per l’unità corpo – mente possiamo farlo con molta più facilità quando stiamo fermi.
Chi ci rende facile questo contatto con noi stessi/e è il respiro: dargli tutta la nostra attenzione, consapevoli del momento dell’inspiro e dell’espiro, ci aiuta a tornare sempre più padroni/padrone dei nostri pensieri. Concentrati/e sul respiro, sviluppiamo un’attitudine di silenzio e ascolto interiori, e tornando al respiro ogni volta che un pensiero ci distrae possiamo più facilmente lasciarlo andare, come un palloncino di cui liberiamo il filo. Allentando il rumoroso, continuo girare di pensieri, sperimentiamo un senso di pace e stabilità, la sensazione di tornare a casa, uno spazio sacro, sicuro, che niente e nessuno può violare o toglierci, un luogo in cui ci sentiamo interi/e, mancanti di nulla. https://www.annacolombo.it/index.php/2023/06/21/respiro-dare-ricevere-panico-asma/
La postura meditativa
Seduti/e su una sedia, mantenete le piante dei piedi ben poggiate a terra. Il sacro e gli ischi, le ossa dei glutei, sono il triangolo naturale per mantenere la colonna vertebrale dritta, ma non rigida. I muscoli addominali, con la respirazione diaframmatica, ne sono l’altro sostegno. Abbassate o alzate il mento in modo da sentire libera la parte posteriore del collo, per questo vi aiuta guardare dritto davanti a voi, su un ipotetico orizzonte. Siate vigili nel mantenere la testa dritta, senza che ricada in avanti. È importante mantenere l’asse verticale, sacro-sommità della testa, per lasciare fluire liberamente l’energia. Anche se sedete su un cuscino da meditazione i suggerimenti sono gli stessi, ad eccezione, naturalmente, della posizione di gambe e piedi; in questo caso le gambe potranno essere piegate ai lati del cuscino, oppure incrociate davanti, e le ginocchia appoggiate sul pavimento, (se ci riuscite senza sforzo) per avere maggiore stabilità, o poggiate su dei comuni cuscini sistemati lateralmente.
Se preferite assumere la posizione sdraiata, cercate di aderire alla superficie che vi sostiene sia con il punto della vita, per evitare di caricare la curva naturale della zona lombo-sacrale, sia con le scapole, e flettete un pochino il mento come se voleste guardarvi le punte dei piedi.
Sentitevi a vostro agio, senza esigere dal corpo più di quanto può fare. Con la pratica, guadagnerete una corretta postura meditativa, che potrete mantenere senza sforzo. ☀
Testo tratto dal mio libro “Corpo e Coscienza – Crescere in Consapevolezza – Un viaggio nel nostro sistema energetico” Anima Edizioni, che ne detiene i diritti del copyright
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