Un libro per amico

Un libro per amico

Amo la lettura e ho sempre un libro che mi fa compagnia. Spazio fra vari generi e, frequentando le biblioteche, posso avventurarmi anche alla scoperta di autori e autrici che non conosco e che spesso scopro interessanti per le tematiche che trattano e intriganti per il loro stile letterario. Se, al contrario, trovo un libro di scarso interesse, o che non mi convince per il modo in cui vengono trattate le tematiche che affronta, ne interrompo la lettura perché ritengo inutile dedicare tempo, e l’energia che leggere richiede, a qualcosa che per me non lo merita. Il servizio delle biblioteche è veramente prezioso e, se già non le frequenti, ti invito a provare. Potrai limitare l’acquisto di libri a quelli che per qualunque ragione tieni ad avere a disposizione nella tua libreria, magari per poterli rileggere, chiosare con tue riflessioni.

In queste pagine del blog potrai trovare titoli, e brevi note, di libri che mi fa piacere condividere perché mi sono risuonati in modo particolare, facendomi scoprire realtà, culture, sconosciute o poco conosciute, e anche approfondire eventi, periodi storici e politici che mi piace conoscere in modo sempre più completo e affrontare con pensiero critico.

Apriamo, nelle nostre giornate, nei tempi e spazi che abitiamo, “fessure” anche strette , per leggere un libro che ci piace, ci appassiona, ci informa; se ne abbiamo l’opportunità passiamo del tempo in libreria o in biblioteca, giriamo tra i libri, sfogliamoli, sentiamo come un certo libro ci risuona.

È una gran bella compagnia un libro per amico 🥰

Qualche suggerimento, richiesta? Ti fa piacere segnalarmi letture che hai trovato interessanti, così da allargare il nostro club di lettori e lettrici ?

Ti invito a lasciare un commento ⬇⬇⬇ o scrivimi all’indiizzo email nelvisibilelinvisibile@gmail.com

La tua “voce” è importante, per rendere questo blog uno luogo vivo, interattivo. Il tuo “esserci” può fare la differenza e arricchire i nostri scambi, per crescere individualmente e collettivamente, ciascuno di noi camminando il suo Cammino evolutivo.

Ti ringrazio 🙏😍

Yoshimura Keiko “108 RINTOCCHI”: è una lettura meravigliosamente piacevole, pura poesia anche se in prosa, un orizzonte che si apre sul prezioso valore della vita e delle “piccole cose”, capaci di cambiare il mondo :”Una sola vita può salvare una comunità intera”

Olivia Ruiz “Finché tutto resta nascosto in un cassetto”: un vecchio comò della nonna custode di tanti segreti, nei cui cassetti la nipote, quando lo eredita, prima con timore, poi con sempre più amore e curiosità, scopre oggetti che rivelano aspetti della vita della nonna sconosciuti, e intimamente connessi con la Storia della Spagna del ‘900. Piacevole e originale.

Lorenzo Marone “La donna degli alberi” è una donna che vive in una grande città e che in un momento difficile della sua vita decide di prendersi un tempo da passare nella baita in montagna, dove ha trascorso le vacanze dell’infanzia. Ora non è una vacanza, e dovrà affrontare prove durissime, a partire dai rigori dell’inverno, ma riscoprirà in modo più consapevole la grandezza della montagna e della natura, e farà incontri con persone del luogo, con le quali riscoprirà anche il valore della semplicità e del reciproco aiutarsi. Un viaggio iniziatico con se stessa.

Dacia Maraini “Vita mia” Giappone, 1943, Memorie di una bambina italiana in un campo di prigionia: una pagina della 2a guerra mondiale poco o per niente conosciuta, la famiglia Maraini ci fa da guida per esplorare le durezze e le cattiverie gratuite subite in 2 lunghi anni di privazioni, fame, impegno a sopravvivere. Una testimonianza che coinvolge chi legge, anche con l’innocenza delle 3 bambine Maraini, sottoposte ad una prova che nessun bambino, nessuna bambina dovrebbe vivere. Lettura interessante, ricca di molti spunti letterari e culturali.

Iegor Gran “GLI UFFICI COMPETENTI”: una satira tutta godibile delle manovre del KGB e “degli uffici competenti” per mantenere una narrazione dell’Unione Sovietica come luogo dove chiunque vorrebbe vivere, ambientata nel periodo compreso tra “il disgelo” di Krusciov e l’era di Breznev. Una caccia senza successo per scoprire chi riesce a far arrivare in Occidente scritti che smentiscono clamorosamente quella narrazione, e svelano che i giovani russi rischiano di brutto se si lasciano tentare da “mode depravate” quali jazz, blue jeans e penne BIC. Un omaggio dell’Autore al padre che fu perseguitato per attività clandestine.

Federico Baccano “Che cosa c’è da ridere” La storia del grande comico ebreo che sfidò il Nazismo: una lettura interessante, per l’argomento che tratta – la Germania dagli anni venti alla sua sconfitta nel ’45, il tutto visto e vissuto da un artista comico di cabaret – particolare per la scrittura, che crea un dialogo diretto con chi legge, con un finale inaspettato, che non inventa un diverso finale della Storia, ma lo colora di tenerezza. Lettura piacevole e interessante.

Laura Imai Messina “L’isola dei battiti del cuore”: nel sud-ovest del Giappone si trova Teshima, un’isoletta unica al mondo, dove veramente c’è un piccolo edificio che racchiude, registrati, i battiti del cuore di migliaia di persone, viventi o già in altra dimensione. Shūichi, un famoso illustratore di storie per l’infanzia, ha una complessa relazione con il suo cuore, “difettoso” dalla nascita, e con i ricordi del passato, che rimangono sospesi tra vero non-vero, per il meccanismo di negazione di eventi dolorosi messo in atto dalla madre per proteggerlo. Con un imprevisto compagno, un bambino che irrompe improvvisamente nella sua vita, andrà a visitare l’archivio e farà scoperte che lo “guariranno” dalla paura di soffrire, perché comprenderà che negando il dolore, nega a se stesso anche la gioia “«Per essere felici, serve innanzitutto immaginare di essere felici.»

Phan Que Mai Nguyen “Dove vola la polvere” Un emozionante intreccio di destini. Una storia di speranza e redenzione, che attraversa decenni, generazioni, continenti: il sottotitolo del libro  è la sintesi perfetta per introdurre alla trama di questo romanzo, che attraverso le vite dei tre personaggi principali – Thang, ragazza vietnamita che cerca una nuova vita dopo la distruzione della sua famiglia e del suo villaggio, Phong, che ha avuto una vita durissima fin dalla nascita,  perché lui è «meno della polvere», epiteto con cui vengono insultati i bambini nati dalle relazioni tra soldati americani e donne vietnamite, Dan veterano americano che insegue la guarigione delle sue ferite interiori – ci mostra il Vietnam del dopoguerra, svelandoci realtà poco note a noi occidentali, utili a comprendere il Vietnam di oggi. L’ Autrice è bravissima a mantenere un ritmo che avvince e a unire profondità e leggerezza.

Phan Que Mai Nguyen aveva raccontato, con successo, nel suo precedente libro “Quando le montagne cantano”, la storia del Vietnam, dall’occupazione francese fin quasi ai giorni nostri. Anche questa una lettura consigliata per conoscere più in profondità la storia di questo Paese, attraverso la saga di una famiglia, raccontata in modo intenso e originale.    

 

Lorenza Gentile “Le cose che ci salvano” una lettura consigliata, come vedere un film con una sceneggiatura ben riuscita. Gea, la protagonista, con la sua storia familiare di vita isolata e dominata dall’ossessione paterna di essere sempre preparati a catastrofi,emergenze, disastri, diventa il simbolo di una generazione che da tempo vive nell’incertezza del presente e del futuro. La rinascita di Gea, ora che vive in una grande città come Milano, avviene attraverso il suo saper convertire, e usare per la sua sopravvivenza, quanto appreso a “fare” dalla forzata e dolorosa educazione paterna. Così diventa “una tuttofare” punto di riferimento, nel quartiere, per chi ha qualsivoglia problema da risolvere, dal riparare un tubo, al ricostruire un circuito elettrico, ridipingere pareti, e con la sua “economia circolare di quartiere” attiva una rete di scambi che “aggiustano” solitudini e relazioni. Il suo sogno è dare di nuovo vita a Nuovo Mondo, un negozio magico per lei bambina dove per la prima volta, scopriva che c’era il mondo al di là della Rocca, il luogo isolato della sua casa. “Se ,salvi una cosa, questa,un giorno, può salvare te”: è la profonda convinzione di Gea per costruire il futuro e guarire il passato.

Lorella Carimali “La radice quadrata della vita” Niente paura, la matematica è rivisitata, con leggerezza, come allenamento alla consapevolezza che per ogni problema possiamo trovare la soluzione. Una lettura piacevole, che unisce intimità, incontro di culture diverse, esperienza professionale d’insegnamento con visione aperte e stimolanti e tanto di più. Libro vivamente consigliato, in particolare a chi insegna, e, quindi, a tutti/e noi, consepevoli che siamo sia insegnanti che alliev/e per tutta la vita.

Alla prossima con nuovi suggerimenti di letture che mi sono piaciute e ho trovato interessanti, ciascuna con le sue peculiarità

In biblioteca a Bolsena ho preso questo libro

che merita di essere suggerito come lettura che dà molti spunti di riflessione su come la gentilezza e la solidarietà facciano miracoli. Un capovolgimento di ottica nel mondo del lavoro. Akio Shibata e Koto Takimori ne sono Autore e Autrice e raccontano la storia vera di un piccolo hotel, nella città giapponese di Nagoya, che dal trovarsi nella necessità di licenziare un terzo dei dipendenti per estreme difficoltà finanziarie, in pochi anni non solo è riuscito a sanare i suoi conti, ma si è meritato l’appellativo di “hotel più ospitale del Giappone”. Come? grazie al suo direttore, Akio Shibata, che ha scelto di non licenziare i suoi dipendenti, ma di mettere la loro felicità al primo posto, rafforzando la fiducia in se stessi e nelle loro capacità, con corsi di formazione, che aprissero loro nuovi orizzonti e possibilità nel mondo del lavoro alberghiero e non. “…Se una persona ha cura degli altri, qualunque sia la loro posizione o il ruolo, allora svilupperà il proprio modo unico di lavorare. Riuscirà ad essere accogliente per l’altro, e probabilmente anche la sua vita diventerà più ricca. Il lavoro è un’estensione della vita, la vita è un’estensione del lavoro.Unendo entrambi in un’unica linea, chiunque potrà dare una forma originale e inimitabile al proprio modo di lavorare.”

“La Grande Sete ” è il romanzo di esordio di Erica Cassano, un affresco di Napoli che copre l’arco di tempo compreso tra il 1943 – con le “Quattro giornate della liberazione”, l’interregno tra la fine dell’occupazione nazista, sempre più violenta e vendicativa e l’arrivo degli Americani- e il dopoguerra con l’occupazione americana. È una Napoli che soffre una vera sete per mancanza di acqua, ma ha anche una grande sete di libertà, di fine delle mille difficoltà a sopravvivere alle bombe, agli allarmi, alla fame.

Erica Cassano, scrivendo questo libro, ha realizzato un suo grande sogno, che coltivava da quando, adolescente, aveva ritrovato il diario della nonna, che quegli eventi storici aveva vissuto: il sogno di dare voce in un romanzo a quelle esperienze “in diretta”. Il risultato è una lettura coinvolgente, che con una ben fatta rivisitazione romanzata, attraverso le storie dei vari personaggi, è fonte di molte preziose informazioni storiche e sociali che ci fanno entrare in modo vivo in quella Napoli, nella quotidianità difficile e creativa della sua gente, camminare nei suoi quartieri, il suo porto, scoprire le molteplici realtà della base americana a Bagnoli e tanto altro. Lettura che ti consiglio se ti interessa approfondire la nostra storia di un passato prossimo, che ancora proietta tante ombre sul nostro presente.

Con questo libro una giovanissima Chiara Gamberale è stata capace di parlare del doloroso tema del disturbo alimentare, sia esso anoressia o bulimia, con un racconto della sua personale esperienza leggero nella profondità, creativo, intimo, lasciando la sofferenza nello sfondo, parlandone in modo diretto solo nelle brevi pagine del capitolo finale. Per Chiara scrivere è esorcizzare il buio, dare spazio alla luce, alla speranza, alla vita; un Viaggio di rinascita, come ci dice con questa meravigliosa riflessione: ” Ho sacrificato venti splendidi anni sull’ara del dovere in nome della dea perfezione prima di distruggere ara e divinità e riprendermi la vita”. Belle le pagine che riportano le lettere di alcune lettrici e un lettore, in cui ringraziano Chiara per il dono di aiuto, risonanza e ispirazione ricevuto dal suo libro.

Un fitto scambio epistolare via email è il mezzo co cui Maria, nascosta dietro un anonimo nickname, si mette in contatto con Elena, la nuova donna del suo ex marito, una ragazza giovanissima, ideale compagna del figlio piuttosto che del padre, 30 anni più grande di lei. Un gioco di specchi, “l’altra donna” sono entrambe, l’una per l’altra, al centro lo stesso uomo, eppure diverso e sconosciuto nel prima con l’una, nel dopo con l’altra: la sua illusione è pensare di poter cancellare i 20 anni precedenti, ripartire da zero. Un mosaico che, piano piano, va mostrando il complesso disegno di sentimenti, emozioni, aspettative, progetti, sogni. Brava la Comencini a tenere le fila di questo dialogo a più voci, che fa emergere gioie e dolori, luci e ombre della vita personale e di coppia, dei vari personaggi; con empatia ne coglie la fragilità, ma anche il coraggio di denudarsi per ritrovarsi più veri e consapevoli che tutto quello che abbiamo vissuto rimane per sempre con noi, impossibile il colpo di spugna e ripartire da zero. A noi la scelta di coglierne la ricchezza e mettere a frutto il cammino fatto, andare avanti. crescere, cambiare, oppure farcene ostaggio senza speranza di soluzione. Un percorso di liberazione interessante e ben scritto.

In questo libro l’Autore racconta la relazione tra una donna, Emmi Rothner, che scrive una email per disdire l’abbonamento a una rivista, e un uomo, Leo Leike, che la riceve per errore di indirizzo. Una volta segnalato l’errore, tra battute e auguri di Natale, iniziano a scriversi, a farsi presenza nelle reciproche vite. L’evolversi del loro epistolario digitale è raccontato con grande maestria da Daniel Glatteur, che accompagna, chi legge, nel crescendo di emozioni, sentimenti, fantasie, aspettative, che inevitabilmente si scontrano con la routine della reale vita di entrambi, e la permeano sempre più, con conseguenze che si riveleranno diverse per Emmi e Leo. Un affresco psicologico ben fatto, attuale, ben scritto.

La storia di Oliva, una ragazza siciliana, che vive sulla sua pelle quel che potremmo pensare essere un nostro trapassato remoto, e che è, invece, un passato prossimo di dolore, sofferenza, tabù, coercizione, sopruso. Viola Ardone costruisce una trama che intesse famiglia, modelli sociali e culturali, privilegi di genere, in un Sud che diventa microcosmo del macrocosmo Italia, in anni in cui la tradizione si ostinava a frenare le spinte di rinnovamento e riappropriazione di sé, soprattutto per le donne, che, con grandissimo coraggio e determinazione, venivano portate avanti da chi credeva in un possibile prossimo futuro di giustizia e parità. La storia di Oliva e della sua famiglia diviene simbolo di liberazione, di come nella sofferenza possiamo ritrovare la spinta a dire no e preservare l’integrità del nostro bene vero: noi stessi, noi stesse, nel corpo, nella mente, nello spirito. Libro ben scritto, cattura, fino alla fine.

Marco Rovelli, con questo libro, condivide la sua esperienza personale di un viaggio in Kurdistan sulle tracce di Avesta Harun, “la Guerriera dagli occhi verdi”, volendo far conoscere la sua storia, che è storia di un’esistenza, di una scelta radicale, a difesa di un ideale di libertà e democrazia. Una lettura che ci permette di entrare nell’universo curdo, conoscerne i valori, la cultura, l’imprescindibile legame tra singolo e comunità, nodi di una fitta rete di solidarietà, coraggio, al servizio di un modello di società equa, paritaria tra uomini e donne, rispettosa delle differenze linguistiche, culturali, religiose. Scritto bene, scorrevole; lo scrittore riesce nel suo intento di dare voce a un popolo, alla sua storia di persecuzioni, esodi forzati, diaspore, un popolo al quale continua ad essere negato il diritto di avere una Patria, libera e indipendente, usare la prorpria lingua, mantenere la propria identità.

Con questo romanzo, la scrittrice irlandese Catherine Dunne affonta il tema del bullismo. Lo contestualizza all’interno di un universo familare “disattento”, pur avendo a disposizione, per cultura, ceto sociale, dedizione a che tutto funzioni per il meglio di ciascuno, strumenti idonei a comprendere la sofferenza che sta vivendo Daniel, prima da bambino e poi da adolescente, per le continue angherie di cui è fatto vittima da bulli che incontra ogni giorno a scuola. Il romanzo, pubblicato nel 2021, mantiene tutto il suo valore: l’invito per noi adulti ad essere consapevoli del fenomeno, ora ancora più diffuso, del bullismo maschile e femminile, a farci osservatori e osservatrici discreti/e, ma vigili, dei comportamenti dei minori che ci sono affidati, qualunque sia il nostro ruolo nei loro confronti, dei loro cambiamenti di umore, delle improvvise chiusure, del calo nella resa scolastica, tutti piccoli segnali che qualcosa sta disturbando la loro naturale apertura al gioco, allo stare insieme, all’avventura.

Enrico Galiano aveva un sogno, scrivere e insegnare, e questo sogno lo ha realizzato, in una perfetta sinergia tra ciò che vive quotidianamente come insegnante nella Scuola Media, e ciò che scrive, che da quella quotidianità trae alimento. Come anche altri libri di Galiano che ho letto, anche questo è una miniera di spunti per riflettere su tanti aspetti di noi e della nostra vita, il tutto “innescato” dalla freschezza e dalla spontaneità degli allievi e delle allieve, infinitamente fortunati/e ad avere un insegnante come Galiano, lucidamente consapevole di essere anche lui un allievo, eternamente ripetente nella Scuola della Vita. Lettura molto piacevole, che ci fa riscoprire la profondità che gli/le adolescenti sanno unire alla voglia di continua scoperta e avventura.

Altri libri di Galiano che ho letto e ti suggerisco: “Felici contro il mondo” “Una vita non basta” “Dormi stanotte sul mio cuore”

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