Il respiro

Il respiro

Tra tutte le funzioni vitali il respiro è l’unica sulla quale possiamo intervenire a beneficio della nostra salute psico-fisica. La corretta respirazione addominale-diaframmatica ci aiuta a prevenire molti disturbi fisici, respiratori e psichici, tra cui asma e attacchi di panico.   

Se correggiamo il modo di respirare possiamo più facilmente lasciare andare paure, vecchi modi di pensarci e relazionarci con gli altri e con la vita, il più delle volte strategie di difesa, divenute reazioni meccaniche, fuori dal nostro controllo.

Il respiro addominale aiuta a calmarci in situazioni di ansia, permette di recuperare lucidità mentale, facilita il passaggio dalla veglia al sonno e una buona qualità di sogni.

Il respiro diaframmatico-addominale si compone di 4 fasi: inspiro – pausa a polmoni pieni – espiro – pausa a polmoni vuoti. È stato il nostro primo, naturale respiro al momento della nascita. Nell’infanzia, a poco a poco, lo abbiamo abbandonato, assumendo l’abitudine di respirare con la parte alta del torace, senza le 2 pause, e con inspiri che si susseguono spesso accelerati e veloci, lasciando quasi immobile il diaframma, il principale muscolo respiratorio.

Esercizio guidato per praticare il respiro diaframmatico-addominale

https://www.annacolombo.it/index.php/2024/07/27/esercizio-guidato-sul-respiro

i tempi 1.2.3.4. seguili all’inizio per allenarti, ma poi sarai tu ad essere la guida del tuo respiro e a darti i tuoi tempi. Il respiro, con questa pratica, si andrà facendo, piano piano, più lento e più profondo, e potrai sperimentare un maggiore stato di calma e rilassamento 👍😉

Significato fisiologico e simbolico dei quattro tempi del respiro

Con l’inspiro ci apriamo a ricevere l’ossigeno necessario per vivere, qualcosa che viene dall’esterno. Impariamo ad aprirci a ciò che è fuori di noi, diverso da noi, a fidarci, ci diamo il permesso di ricevere. Rafforziamo la qualità della fiducia.

Con la pausa a polmoni pieni usiamo l’ossigeno inspirato a beneficio di tutte le cellule e di ogni parte del nostro organismo, a partire dai polmoni. Impariamo a saper usare al meglio ciò che ci viene da fuori, ciò che riceviamo e ce ne sentiamo degni/e, meritevoli. Rafforziamo la nostra autostima.

Con l’espiro lasciamo andare l’aria che non ci occorre. Impariamo a dare, a evitare di appesantirci pur di trattenere. Impariamo ad alleggerirci anche da pensieri e emozioni.  Rafforziamo la qualità del lasciare andare.

Con la pausa a polmoni vuoti possiamo avere il massimo contatto con noi stessi/e senza neanche   l’intercapedine dell’aria. Sperimentiamo per qualche attimo il vuoto, l’obiettivo di ogni pratica meditativa, l’assenza di pensieri. Rafforziamo un’attitudine di fede e fiducia nella vita:

Quando ne avrò bisogno ci sarà per me tutta l’aria necessaria per il prossimo inspiro, la Vita risponde ai miei bisogni, la Vita mi è madre e non matrigna.

(la parte del testo tra virgolette è tratta dal mio libro “Corpo e Coscienza – Crescere in Consapevolezza – Un viaggio nel nostro sistema energetico” Anima Edizioni, che ne detiene il copyright).

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